La lunghezza dei telomeri non è solo un segno di invecchiamento, ma anche di capacità nella protezione del DNA dai danni. L’attività fisica può avere effetti protettivi e riparativi, mostrandosi come un grande potenziale nel migliorare il benessere e aumentare la longevità.
Una regolare attività fisica nel tempo, favorisce i meccanismi antiossidanti ed antinfiammatori del nostro corpo ed esercita un effetto protettivo nei confronti delle malattie croniche (Ji LL., 2006; McTiernan A, 2008; US Department of Health and Human Services, 2008).
Una coorte di 7.813 donne dello studio NHS è stata selezionata per approfondire la correlazione tra lunghezza dei telomeri e attività fisica costante e moderata.
I risultati di questo studio, adattati secondo età, indice di massa corporea (BMI), e possibili confondenti, hanno evidenziato come le donne che praticano attività fisica moderata o intensa presentano una maggiore lunghezza dei telomeri rispetto alle donne sedentarie.
E, tale differenza, corrisponde a circa 4,4 anni di perdita dei telomeri, che è comparabile tra fumatori e non fumatori (4,6 anni), (Valdes AM, 2005. “Obesity, cigarette smoking, and telomere length in women”).
Una maggiore lunghezza dei telomeri è stata riscontrata nelle donne che effettuano attività fisica moderata o intensiva per circa 2-4 ore a settimana, che corrisponde alle linee guida statunitensi (US Department of Health and Human Services, 2008. “Healthy Lifestyle and Leukocyte Telomere Length in U.S. Women”
Questo studio dimostra come l’esercizio regolare favorisca il mantenimento dei telomeri e prevenga i processi di invecchiamento; lo sport aiuta a mantenere il corretto bilancio energetico e a ridurre l’obesità (Mc Tiernan A, 2008: “Mechanisms linking physical activity with cancer”) diminuendo i livelli di stress ossidativo e i processi infiammatori.
Una possibile spiegazione è data dal fatto che una moderata attività fisica induce bassi livelli di specie reattive dell’ossigeno che inducono un aumento adattativo delle difese antiossidanti, mentre un’elevata produzione di specie reattive dell’ossigeno, prodotte da sforzi fisici esagerati, possono inficiare questi sistemi antiossidanti
Inoltre, l’attività previene l’insulino-resistenza che è stata associata ad un aumento dello stress ossidativo e infiammatorio, con un effetto globale positivo sull’integrità dei telomeri (Al – Attas OS, 2010; Ceriello A. 2004. “High Fat Intake Leads to Acute Postprandial Exposure to Circulating Endotoxin in Type 2 Diabetic Subjects”).
L’esercizio regolare, può potenzialmente avere un effetto protettivo sulla lunghezza dei telomeri e può essere particolarmente utile per soggetti a rischio, o con patologie croniche.
Oltre all’attività fisica, la stessa perdita di peso, può invertire l’attrito dei telomeri; sia l’esercizio di forza, che quello aerobico, aumentano il numero di cellule satellite, che possono regolare della lunghezza dei telomeri.
In conclusione, gli studi hanno dimostrato che, l’attività fisica, specialmente negli individui più anziani e obesi, può ridurre l’accorciamento dei telomeri osservato con l’invecchiamento.