Le biomolecole sono molecole sintetizzate dagli organismi viventi e contengono atomi di carbonio, oltre a ossigeno, idrogeno e azoto. I quattro tipi principali di biomolecole sono carboidrati, lipidi, proteine e nucleotidi. I carboidrati sono detti anche glucidi o zuccheri costituiscono la classe più abbondante di biomolecole.
Le fonti più importanti di carboidrati complessi sono: cereali, come frumento, riso, mais, orzo, farro, avena, patate, castagne; legumi, come fagioli, piselli, lenticchie, ceci, fave, soia, arachidi; contengono proteine di medio valore biologico, ferro, alcune vitamine del gruppo B, glucidi. Svolgono sia la funzione costruttiva che energetica. I glucidi si riscontrano anche in radici: carote e barbabietole da zucchero.
Gli zuccheri semplici invece si trovano nella frutta matura come nelle banane, nei fichi, nei cachi, nelle pere, nei frutti tropicali, nelle pesche e nelle albicocche. Sono presenti anche in miele, melate e sciroppi come lo sciroppo d’acero. Alimenti come dolci, biscotti, cioccolato, gelati o bevande dolcificate, sono fonti non naturali di zuccheri semplici.
1g di carboidrati apporta mediamente 4kcal e l’assunzione è legata alla stimolazione ormonale del pancreas che secerne l’ormone insulina. Una costante e adeguata dose glucidica è ottimale per la salute, mentre un suo eccesso può portare a vari problemi (stanchezza cronica, insulino -resistenza, diabete tipo 2, sindrome metabolica).
Il fabbisogno di glucidi è compreso tra il 45% e il 60% dell’energia giornaliera richiesta.
La quantità di zuccheri semplici non deve superare il 15% dell’apporto calorico della dieta. Il piano nutrizionale deve presentare una prevalenza di carboidrati complessi (pane, pasta, riso, etc.) soprattutto di tipo integrale e non raffinati. A livello della nostra piramide alimentare vi sono alla base i carboidrati complessi suddivisi nei pasti principali e utili nella regolazione dei livelli ematici di glucosio (glicemia). Viceversa, zuccheri semplici devono essere limitati e assunti con moderazione.